Content | Dolce tradizionale a base noci e miele di Capena, cittadina a pochi km a Nord di Roma, i Mostaccioli sono veramente capaci di riportarci indietro nel tempo, quando le feste avevano il sapore di casa e famiglia! Tutto il buono della tradizione con poche materie prime rigorosamente selezionate, i Mostaccioli derivano da un'antica ricetta centenaria di quando non esistevano preparati industriali o prodotti della chimica dolciaria moderna. La loro etichetta parla chiaro: solo farina di grano tenero (tipo 1) BIOLOGICA, miele, noci, olio Extra Vergine di Oliva e pepe, ecco il segreto della bontà dei nostri Mostaccioli! | l Serpentone®, ornamento di molte dee della Natura in culture e tempi diversi, è presente in varie espressioni artistiche dell’antico territorio su cui sorge il borgo di Capena. Simbolo della fecondità e della reincarnazione, dell’energia e della forza vitale alla base dei fenomeni naturali, il serpente trova espressione nel caratteristico dolce che racchiude “tesori nascosti” di mandorle, nocciole e cioccolato fondente. Secondo la tradizione, infatti, il serpente è il guardiano delle sorgenti della vita, dell’immortalità e delle ricchezze superiori dello spirito simboleggiate proprio da “tesori nascosti”.
ANTICA RICETTA:
Ottenuto sin dai tempi antichi con tutti i prodotti delle nostre verdi colline solo agli inizi del ‘900 venne migliorato con l’aggiunta del cioccolato fondente. La “pelle” è fatta con Farina di tipo 0 , vino bianco, olio extra vergine di oliva, zucchero, uova fresche… Gli occhi sono grani di pepe nero. Il ripieno è di Nocciole romane, mandorle, zucchero, cioccolato fondente e la nostra miscela segreta di aromi naturali. Non contiene conservanti
CONSERVAZIONE:
Nella sua scatola integra si conserva in luogo fresco ed asciutto e va consumato preferibilmente entro sei mesi dalla data di produzione.
ABBINAMENTI:
Come la maggior parte dei nostri dolci da forno, il Serpentone si accompagna egregiamente a vini fermi da dessert, passiti, Aleatico, Vin Santo e Sauternes.
“SERPENTONE” è un marchio registrato del forno Francellini. Il Logo nello sfondo del cartellino è la riproduzione dell’impronta lasciata dal dolce nella teglia di cottura. |
Immaginate una tavola apparecchiata per Natale di tanti e tanti anni fa, il camino scoppiettante, il vino buono, i bambini che corrono intorno al tavolo, il sapore della festa, amici e parenti che preparano spiccioli e scherzetti per una tombolata in allegria…
Immaginate ora i sorrisi contenti e gli occhi stanchi ma accesi per le feste puntati sulla nonna che orgogliosa della sua opera mette al centro della tavola un dolce pieno di frutta secca, miele e tante altre delizie, affettato e in bella mostra, profumatissimo e goloso!
E’ proprio lui, è il dolce di cui vi raccontiamo la favola antica e moderna: è il Pangiallo®.
E ora immaginate un signore nonno anche lui ormai, che nel suo forno delle meraviglie ne inventa un’altra delle sue e sostituisce al cioccolato fondente quello bianco, capace di dare a questo dolce, già così speciale, un sapore delicato e un profumo sottile.
Quel fornaio curioso era Bruno Francellini e quell’anno meraviglioso il 1980 ed era nato così il Pangiallo® Bianco.
E cavalcando gli anni che corrono sempre troppo veloci, immaginate con noi un altro signore, che vive nel nostro mondo in cui accanto alle favole ci sono anche i marchi da registrare e l’azienda di famiglia da promuovere. E proprio questo signore, Lelio Francellini, mentre si accingeva a registrare il marchio dei prodotti del forno delle meraviglie, si imbatté nella ricetta originale del Pangiallo®, sgattaiolata provvidenzialmente dalla soffitta della nonna.
E che sorpresa nel vedere che tra gli ingredienti dell’antica ricetta non c’è affatto il cioccolato, né bianco, né fondente!
E certo, del resto! Chi poteva trovare il cioccolato in quei tempi duri?
E mentre escono le prime sfornate del dolce prodotto con la ricetta della nonna, ecco svelato l’arcano del suo strano nome!
Gli ingredienti rigorosamente autoctoni e l’assenza di cioccolato conferivano a questo dolce ricco di frutta, miele e altre delizie un aspetto dorato, per cui veniva definito “Pane Giallo” e poi “Pangiallo®”.
Non vi sarà difficile immaginare, infatti, che il cioccolato sia stato a lungo privilegio di pochi e che solo all’inizio del ‘900 qualche intraprendente nonna avrà pensato di sorprendere i nipotini con l’aggiunta del cioccolato nero.
E certo questa versione arricchita del Pangiallo® deve aver conquistato presto la maggior parte dei palati tanto che il dolce veniva preparato ormai esclusivamente nella versione nera.
Immaginate infine quanto sia strano oggi per i Capenati dover chiamare “Pangiallo® al Cioccolato” quel caro amico di tante feste che per anni ed anni hanno continuato a chiamare semplicemente “Pangiallo®”.
Eppure a volte, le tradizioni tornano a parlarci dei tempi lontani e, almeno quelle più vere, non se ne vanno più via.
Così il Pangiallo® viene ora prodotto al cioccolato (Pangiallo® al cioccolato) e nella versione originale “gialla” (Pangiallo®), quella che, secondo noi, esalta di più i profumi della frutta secca di prima scelta, del miele e delle altre delizie con cui prepariamo questo dolce unico e dal sapore autentico, il sapore dei ricordi semplici, delle tavole imbandite piene di allegria e calore e delle storie vere che poi sono sempre le favole più belle...
| Immaginate una tavola apparecchiata per Natale di tanti e tanti anni fa, il camino scoppiettante, il vino buono, i bambini che corrono intorno al tavolo, il sapore della festa, amici e parenti che preparano spiccioli e scherzetti per una tombolata in allegria…
Immaginate ora i sorrisi contenti e gli occhi stanchi ma accesi per le feste puntati sulla nonna che orgogliosa della sua opera mette al centro della tavola un dolce pieno di frutta secca, miele e tante altre delizie, affettato e in bella mostra, profumatissimo e goloso!
E’ proprio lui, è il dolce di cui vi raccontiamo la favola antica e moderna: è il Pangiallo®.
E ora immaginate un signore nonno anche lui ormai, che nel suo forno delle meraviglie ne inventa un’altra delle sue e sostituisce al cioccolato fondente quello bianco, capace di dare a questo dolce, già così speciale, un sapore delicato e un profumo sottile.
Quel fornaio curioso era Bruno Francellini e quell’anno meraviglioso il 1980 ed era nato così il Pangiallo® Bianco.
E cavalcando gli anni che corrono sempre troppo veloci, immaginate con noi un altro signore, che vive nel nostro mondo in cui accanto alle favole ci sono anche i marchi da registrare e l’azienda di famiglia da promuovere. E proprio questo signore, Lelio Francellini, mentre si accingeva a registrare il marchio dei prodotti del forno delle meraviglie, si imbatté nella ricetta originale del Pangiallo®, sgattaiolata provvidenzialmente dalla soffitta della nonna.
E che sorpresa nel vedere che tra gli ingredienti dell’antica ricetta non c’è affatto il cioccolato, né bianco, né fondente!
E certo, del resto! Chi poteva trovare il cioccolato in quei tempi duri?
E mentre escono le prime sfornate del dolce prodotto con la ricetta della nonna, ecco svelato l’arcano del suo strano nome!
Gli ingredienti rigorosamente autoctoni e l’assenza di cioccolato conferivano a questo dolce ricco di frutta, miele e altre delizie un aspetto dorato, per cui veniva definito “Pane Giallo” e poi “Pangiallo®”.
Non vi sarà difficile immaginare, infatti, che il cioccolato sia stato a lungo privilegio di pochi e che solo all’inizio del ‘900 qualche intraprendente nonna avrà pensato di sorprendere i nipotini con l’aggiunta del cioccolato nero.
E certo questa versione arricchita del Pangiallo® deve aver conquistato presto la maggior parte dei palati tanto che il dolce veniva preparato ormai esclusivamente nella versione nera.
Immaginate infine quanto sia strano oggi per i Capenati dover chiamare “Pangiallo® al Cioccolato” quel caro amico di tante feste che per anni ed anni hanno continuato a chiamare semplicemente “Pangiallo®”.
Eppure a volte, le tradizioni tornano a parlarci dei tempi lontani e, almeno quelle più vere, non se ne vanno più via.
Così il Pangiallo® viene ora prodotto al cioccolato (Pangiallo® al cioccolato) e nella versione originale “gialla” (Pangiallo®), quella che, secondo noi, esalta di più i profumi della frutta secca di prima scelta, del miele e delle altre delizie con cui prepariamo questo dolce unico e dal sapore autentico, il sapore dei ricordi semplici, delle tavole imbandite piene di allegria e calore e delle storie vere che poi sono sempre le favole più belle… |
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